mercoledì 28 novembre 2007


Ho paura che le nostre diversità, i nostri problemi, le nostre aspettative e i nostri bisogni, a furia di scontrarsi ci faranno diventare ciechi.
Ho paura, perchè sono convinta che il verbo non basti.
E anche quando le Muse mi assistono non riesco ad essere abbastanza convincente.
Vorrei che tutto cambiasse in meglio con uno schiocco di dita.
Vorrei darti tutto. Ma ora non ho fiato. I miei occhi sono ancora disidratati. Il mio cervello pure. Soprattutto il mio cervello. Cervello.
Perchè dev'essere tutto così fottutamente statico e insormontabile?

lunedì 26 novembre 2007

Io e la mia piccola barchetta presto affronteremo la nebbia del lago e le sue correnti infernali.

sabato 24 novembre 2007


Credo di essere sull'orlo del collasso nervoso.

venerdì 23 novembre 2007

Tu hai la forza di cambiare anche se non lo vedi. Sei fantastico. Ti amo.

giovedì 22 novembre 2007



Oggi ho rifatto quei giochi che facevo dieci anni fa.
Ho evitato le linee sui pavimenti, i numeri dispari, le persone che mi fanno male.
Le cose sono andate un po' meglio.

mercoledì 21 novembre 2007

Accasciata in una pozza di fango.
Sotto la pioggia.
Sono le 4 e mezza di notte.
Piango.

Non ti chiedi mai come sto.
Non pensi mai al mio bene.
Eppure io pensavo che il mio affetto fosse reciproco davvero.
Come si fa a dimenticare un amico?
Mi fa sanguinare. Mi fa piangere. Mi fa vomitare. Mi fa bestemmiare. Mi fa incazzare.
E nella tua testa tutto ciò è quanto di più lontano.
Ci hai resi due estranei.
Hai cancellato tutto.
Io soffro quando perdo un amico.
Non ho fatto niente di male.
Ti ho solo voluto bene e forse te ne voglio ancora, di sicuro al te che ho idealizzato.
Tu hai buttato tutto nel cesso. Ma non te ne importa niente. Neanche di queste parole. Per questo non riesco a parlarti. Per questo non voglio guardarti.

Qualcuno mi aiuti a non perdere totalmente la fiducia nell'amicizia.
Forse dovrei partire.

martedì 20 novembre 2007

Non dico proprio il primo della lista...

-Sai, domani noi andiamo a...
(-Potrei venire anch'io?)
(-No.)

-Sai, domani noi andiamo a...
-Ma domani dovevamo...
-Eh, ho una pessima memoria.

In fondo, mi piacerebbe solo sapere il motivo di tanta indifferenza.

Ancora più in fondo vorrei essere un leone.
Ancora più in fondo non m'interessa.

lunedì 19 novembre 2007

Vino

Non tanto la serata alcolica. Il giorno dopo.
Oggi, la testa così asciutta che la mia mente è ininterrottamente proiettata altrove.

Verso la mia letterina per Babbo Natale. Verso ricordi davvero passati. Verso ciò che dovrei essere.
Verso inutili speranze, attese, aspettative.
C'è qualcosa di più sbagliato delle aspettative?

Verso un altro bicchiere di vino.

domenica 18 novembre 2007

Forse dovrei mettere carta da parati nuova, non so.
Vorrei picchiarti.

Sunday


Uno di quei giorni in cui vorrei essere lontana.
In un luogo con altre parole.
In una giornata di pioggia da vivere dietro a un vetro insieme alla musica e a un tè dai profumi orientali.
Uno di quei giorni in cui vorrei non aver mai smesso di suonare.
In cui lasci sulla scacchiera i pezzi così come sono, anche se stai perdendo.

In cui non ho bisogno di controllare che il mio volto sia ancora attaccato alla testa.

In cui vorrei staccare il telefono.

There's something in a Sunday that makes a body feel alone.

sabato 17 novembre 2007

An End has a Start


Lecco il bicchiere per sentire gli ultimi sapori.
Poi lo butterò a terra, osservando le traiettorie dei frammenti di vetro. Senza dire niente.
Così si fa, no?

Odio la vostra indifferenza così tanto che a volte mi torna la voglia di farmi male.

Oggi però sono più leggera.

Vorrei sentire il parere di Johnny Cash.


QUESTO NON è UN ELEFANTE.

Elefanti

Voi non avete le orecchie. Io urlo e voi... non è che non volete sentire, è che proprio non avete le orecchie.
Ma essendo questa la vostra natura, come faccio io ad odiarvi?
Se riuscissi a farlo come si deve, o almeno a dimenticare... non sarei nemmeno su questa sedia forse.

La gente dimentica. La memoria è un coltello a doppio taglio.

Io troppo spesso vorrei dire troppe cose, ma sono afasica.

NON PARLO PIù. NON GUARDO PIù. NON TOCCO PIù.
E questo non ha alcuna importanza. Tanto il tempo passa comunque.

Prima o poi andrò via e a voi non farà differenza alcuna.

Tutto mi porta sempre a pensare alla famiglia.
Sono fortunata e forse sentimentalmente viziata.
Sono solitaria. Sono triste ora. Ma anche felice.

SONO FORTUNATA.
SONO STANCA.