domenica 25 maggio 2008

Nuova presenza felina.
Strano.
Ho bisogno di pace.
Ho bisogno di sciogliere i nodi.

sabato 24 maggio 2008

Ieri sera.




Togliti il buio amor, le mutandine, il tuo dolore.

venerdì 23 maggio 2008

Non hai capito. Devi rimpicciolirti. E smetterla di truccarti. Mi dai fastidio così.

giovedì 22 maggio 2008




E' un po' come essere invisibili e osservare i comportamenti della gente.
Voi non vi rendete conto.

Avrete presto un gran mal di testa.

mercoledì 21 maggio 2008

Quanto mi piace lavarmi.

Stasera sarò qui.






La violenza dell'autodefinizioneverbalepubblica.



Leccati i gomiti.

Esaudisci un mio desiderio.

Alza la musica.

Vai a dormire.

Io per te farò finta di niente.

Fine.

lunedì 19 maggio 2008

La scoperta. Sotto l'acqua. Tutt'altro che violazione. Bellezza terrena. Amare la propria carne. Non per gioco. Mi sto elevando. Posso dirlo.

domenica 18 maggio 2008


La strada di casa si è riempita di arcobaleni.
Piove. Vorrei non dover lavorare domani.

sabato 17 maggio 2008

-Ma perchè lo facevi?
-Debolezza... (no, lo faccio per svegliarmi, per avvicinare la mia mente alla corporeità, attraverso una natura nera, perchè dopo mi sento presente e reale)
-Ma non ti faceva male?
-No (...eh?)


Mi sto consumando. Mi faccio male per distrarmi e vedere meglio. Il tempo mi allontana. Il sudore mi tiene aperti gli occhi. L'energia prima o poi finirà per mutare in qualcosa di futile. Mi guardo le mani. Le parole sono inversamente proporzionali alla consapevolezza. Il nucleo accoglie. Il nucleo mi pugnala e mi costringe a tagliarmi. Mi ricopre di fango e mi lecca sorridendo. Noi, a lui, siamo indifferenti. E tornati in superficie sentiamo nelle vene il solo coraggio di fissare il vuoto e riprodurci.






Fai qualcosa cristo.

venerdì 16 maggio 2008

Totale caos mentale. Più cerco calma e più mi perdo.

Indovina tutti gli ingredienti del pomodoro ripieno senza separarli. Sotteralo. E stai a vedere che succede.

martedì 13 maggio 2008

Il gatto è morto. Era uno degli esseri migliori di cui potessi fare la conoscenza. Mi manca da soffocare. Deve aver sofferto. E questo è una pugnalata. Era un essere speciale.

venerdì 9 maggio 2008

Stanca. Di tutti quelli che hanno bisogno di definirsi ostentando la propria immagine. Inutile, tanto non saremo mai stati. Parassiti insulsi, chiamate madre le stelle e vi ricoprite delle vostre stesse feci. Stanca della fottuta staticità in cui nuoto. Della memoria che fallisce. Della verità accartocciata. Sono stanca. Mi sono proprio rotta il cazzo. Non sto nemmeno a scappare tanto non cambierebbe un cazzo.
Il gatto non torna a casa. Io miagolo inutilmente. Non ho voglia di parlare. Non ho voglia di ascoltare. Vorrei solo trovare il gatto.
Cristo.
Non ho proprio motivi per sorridere oggi.

giovedì 8 maggio 2008



Luca Reffo è giovane. L'ho visto stasera.


mercoledì 7 maggio 2008

Troia.

Poi mi sveglio. Più o meno.



Stringimi madre
ho molto peccato
Ma la vita è un suicidio
l'amore un rogo
E voglio un pensiero superficiale che renda la pelle splendida
Senza un finale che faccia male
coi cuori sporchi
e le mani lavate
A salvarmi
vieni a salvarmi
salvami
Bacia il colpevole
se dice la verità
Passo le notti
nero e cristallo
a sceglier le carte
che giocherei
A maledire certe domande
che forse era meglio
non farsi mai
E voglio un pensiero superficiale che renda la pelle splendida
A salvarmi
vieni a salvarmi
salvami
Bacia il colpevole
se dice la verità
Voglio un pensiero superficiale che renda la pelle splendida
A salvarmi
vieni a salvarmi
salvami
Bacia il colpevole
se dice la verità
Piedi stanchi. Labbra secche. Mani fredde.

Fango sui pensieri.

Farfalle in bocca.

Devo vomitare.

lunedì 5 maggio 2008

Entropia.





La brutta vecchia abitudine di assaggiare il mio sangue.

domenica 4 maggio 2008

C'è chi una medusa la sa tenere tra le mani senza modi maldestri. C'è chi sfiorandola l'accende. Se si sa toccare, la medusa non ferisce. La medusa ha una grande immaginazione. Immagina scariche elettriche.

sabato 3 maggio 2008

Sono entrata in casa al buio e ho sbattuto la faccia contro lo spigolo di una porta.
La colpa è delle cose che vorrei dirti ma non posso. Delle cose che vorrei fare ma non posso. Dei sogni che anch'io devo uccidere. Del futuro che è incerto.




Sarebbe un'esplosione. Ci sono poche parole.




venerdì 2 maggio 2008

Sto male.
Mi sveglierò in un letto buio. Ti troverò dormiente al mio fianco. Scenderò a passi felpati giù dalle scale ghiacciate dalla notte. Aprirò la porta di casa e sarò pervasa dalla gioia della pioggia. Essa mi prenderà e mi porterà sulla collina. Diventeremo una cosa sola, lei ed io. Ci siederemo insieme sull'erba libera della cima. Mi purificherà completamente. E solo gli alberi sapranno quanto piangerò.
Ho fumato una sigaretta. Ho scavato il terreno coi piedi. Ho sentito il mio collo bruciare. Ho tradotto in parole impacciate. Ho soffocato la piccola scimmia. Ho preso l'autobus.

E adesso vado a dormire con la milza nel cervello.