domenica 30 dicembre 2007
Regalatemi un fiore che non sia finto e sia immortale.
Oggi ho quel sonno benedetto che mi impedisce di avere pensieri troppo lunghi.
Guardo l'aria. Percepisco i rumori da lontano. Sono troppo stanca per provare fastidio. Dolore. Noia.
Sono un televisore. Vorrei avere una definizione più alta. Per farvi vedere meglio le mie trasmissioni, molto più chiare. Forse catturerei la vostra attenzione.
Ma in fondo, ancora una volta, chissenefotte.
Io sono un baco da seta.
martedì 25 dicembre 2007
Oggi osservo le case da fuori. In quelle finestre di luce calda c'è una candelina anche per me. La flebile fiamma mi suggerisce che in fondo non ho nulla da perdere mettendomi in gioco anche in un mondo così sbagliato e diverso dalle mie feste oniriche. Ho solo la sensazione che questo mondo non voglia giocare con me. Come vorrei, caro Babbo Natale, non essere fuori.
Ma il mio vero problema è che non voglio solo giocare. Io vorrei cose vere.
Quando ero piccola adoravo Claudia Schiffer e David Copperfield. Come vorrei saperlo fare ancora.
giovedì 20 dicembre 2007
Ho una zanzara nel cervello. Mi suggerisce frasi stanche. Mi chiede come mai le cose vadano così. Ma io non lo so. Mi chiede come si faccia a cambiare le cose. Ma io non lo so. Mi chiede come possa fare per essere ascoltata, cercata.
Come può fare una piccola zanzarina ad ottenere la considerazione di chi si crede farfalla? Perchè poi la desidera?
Piove sulla Medusa. Piove sulla Medusa. Piove sulla Medusa. Piove sulla Medusa. Piove sulla Medusa. Aiuto. Cristo.
martedì 18 dicembre 2007
venerdì 14 dicembre 2007
Vorrei ricominciare. Ma sono una piccola mosca appiccicata a un grande muro assassino. Ho smesso di tentare di volare via forse, non lo so. Sicuramente sto facendo una pausa. Guardo stanca la stanza che mi circonda osservando come il tempo fa invecchiare le cose. Aspetto chissà quale incentivo.
Sono sfinita, debole o viziata?
lunedì 10 dicembre 2007
A volte luccicano le mie mani. Più spesso le mie mani si sciolgono in un liquido rosa.
A volte mi fisso allo specchio per mezz'ora, aspettando il grande cambiamento.
Brutto non rendersi conto di come le cose siano preziose. Brutto e banale.
Poi ti capita sotto gli occhi il pezzo di un ricordo lasciato in uno scatolone polveroso.
Stava li, come una trave chiodata che punta dritta verso il tuo stomaco e non aspetta altro che lasciarti senza respiro. Sono senza respiro. Ma questo mi succede sempre più spesso anche guardandomi allo specchio e constatando la sempre più evidente assenza di buone ragioni.
Prima o poi arriverò alle ossa. E forse mi renderò conto di come sia importante che io ora smetta di consumarmi la pelle.
Chissà perchè non vedo i bordi della mia strada.
Chissà perchè tendo sempre a raggiungere le ossa.
venerdì 7 dicembre 2007
Se nevicherà non mi fermerò a guardare la neve caduta. Mi ci butterò ad occhi chiusi e mi addormenterò lentamente. Con pochi pensieri e nuove prospettive.
Sono sdraiata su un trampolino con una fiaschetta di vodka in mano.
Sono stesa sul letto senza lenzuola.
Sono in attesa di cose che il Babbo rosso non mi porterà.
Sono sdraiata su un trampolino con una fiaschetta di vodka in mano.
Sono stesa sul letto senza lenzuola.
Sono in attesa di cose che il Babbo rosso non mi porterà.
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