venerdì 5 dicembre 2008

sull'isola di delo non era permesso nascere nè morire.





e dove sono finite le tue farfalle?

mercoledì 12 novembre 2008

nessun luogo è davvero sicuro.

mercoledì 22 ottobre 2008

mettetevi gli occhiali miseria

lunedì 20 ottobre 2008

io sono un uomo che lancia le pietre contro un vecchio frigorifero.
io sono una pietra lanciata da un uomo contro un frigorifero.
io sono un frigorifero lapidato da un uomo.

ingenuità consapevole.

giochi?

mercoledì 15 ottobre 2008

perfect

sabato 11 ottobre 2008

è una meraviglia, perchè ora il frigorifero mi fa ridere.

amo l'acqua. ci annegherò.

lunedì 8 settembre 2008

Nel ventesimo secolo i marshallows sono stati diffusi negli Stati Uniti grazie a un nuovo processo di fabbricazione inventato da Alex Doumak nel 1948. Qualche forma dei marshmallows già esisteva nel 2000 a.C. presso gli Egizi. Nel diciannovesimo secolo i marshmallows erano popolari in Francia, dunque i francesi hanno iniziato a cercare di fabbricarli in modo più efficace: intorno al 1850 invece di fare il dolce sbattendo il succo estratto dalla radice della pianta di mallow a mano, li hanno fatti con gelatina di grano. Comunque il procedimento era ancora molto lungo. Quindi Doumak ha inventato il processo utilizzato oggigiorno in cui gli ingredienti del marshmallow vengono estrusi e poi sono tagliati e impacchettati. Dopo l'invenzione di Doumak, il marshmallow è diventato estremamente popolare.

lunedì 21 luglio 2008

Stand up
You've got to manage
I won't sympathize
Anymore.

And if you complain once more
You'll meet an army of me
And if you complain once more
You'll meet an army of me

You're alright
There's nothing wrong
Self-sufficience please!
And get to work.

And if you complain once more
You'll meet an army of me
And if you complain once more
You'll meet an army of me
Army of me

You're on your own now
We won't save you
Your rescue-squad
Is to exhausted

And if you complain once more
You'll meet an army of me
And if you complain once more
You'll meet an army of me
And if you complain once more
You'll meet an army of me
And if you complain once more
You'll meet an army of me
Army of me

venerdì 18 luglio 2008

Gli escrementi del gatto con cui vivo puzzano davvero, davvero tanto.

giovedì 17 luglio 2008

Non conosci l'eleganza del non mostrare.


La saggezza, attraverso il patimento.

mercoledì 9 luglio 2008

Le parole dorate sono schegge taglienti che mi tingono di rosso.

I miei alberi sono arcieri ciechi.

E io mi tingo di rosso fino a consumarmi l'anima.

giovedì 3 luglio 2008

Mio dio ho il terrore adesso. Ho il terrore di sti benedetti voli. Terrore nero. Quando la paura diventa paranoia e la paranoia diventa sensazione e la sensazione diventa quasi certezza. E' un incubo. Sono nel panico cazzo.

lunedì 30 giugno 2008

Scivolando tra le luci della mia città.
Continuo a fingere per te.

mercoledì 25 giugno 2008

Sto cercando di focalizzare. Non voglio più vivere di soli momenti. Non voglio più dimenticare che è la melma che mi circonda a farmi sentire sporca. Non voglio più semplicemente rifugiarmi in un frigorifero.


La prossima volta sarà un successo.

venerdì 20 giugno 2008




Pensiero esplicito.
Non vedo l'ora. Sarà meraviglioso. Una svolta forse.

mercoledì 18 giugno 2008

Scrivo di meno perchè ho una vipera nella testa.
Parlo di meno per non svegliarla.
Esco di meno perchè ho un esame.
Quando ho pianto l'ultima volta?


Stasera:

venerdì 13 giugno 2008

L'eterna lotta tra il bene e il male.

giovedì 5 giugno 2008

Il terrore dell'aereo. Un pensiero fisso. Ora che ho comprato i biglietti. Un pensiero fisso. Un'ossessione. Sono brutte le ossessioni. Specie se in parte sono motivate. Chi non le condivide non può capire a pieno. Chi condivide non può aiutare. Arriverò a scrivere delle lettere da recapitare in caso non tornassi viva.
A cosa serve la parola amico?

mercoledì 4 giugno 2008

A che cosa serve avere dei valori?
Fare le cose di fretta per non immergersi nei pensieri. Avere il terrore dell'aereo. Andare a un funerale. Avere bisogno di cioccolato.

domenica 25 maggio 2008

Nuova presenza felina.
Strano.
Ho bisogno di pace.
Ho bisogno di sciogliere i nodi.

sabato 24 maggio 2008

Ieri sera.




Togliti il buio amor, le mutandine, il tuo dolore.

venerdì 23 maggio 2008

Non hai capito. Devi rimpicciolirti. E smetterla di truccarti. Mi dai fastidio così.

giovedì 22 maggio 2008




E' un po' come essere invisibili e osservare i comportamenti della gente.
Voi non vi rendete conto.

Avrete presto un gran mal di testa.

mercoledì 21 maggio 2008

Quanto mi piace lavarmi.

Stasera sarò qui.






La violenza dell'autodefinizioneverbalepubblica.



Leccati i gomiti.

Esaudisci un mio desiderio.

Alza la musica.

Vai a dormire.

Io per te farò finta di niente.

Fine.

lunedì 19 maggio 2008

La scoperta. Sotto l'acqua. Tutt'altro che violazione. Bellezza terrena. Amare la propria carne. Non per gioco. Mi sto elevando. Posso dirlo.

domenica 18 maggio 2008


La strada di casa si è riempita di arcobaleni.
Piove. Vorrei non dover lavorare domani.

sabato 17 maggio 2008

-Ma perchè lo facevi?
-Debolezza... (no, lo faccio per svegliarmi, per avvicinare la mia mente alla corporeità, attraverso una natura nera, perchè dopo mi sento presente e reale)
-Ma non ti faceva male?
-No (...eh?)


Mi sto consumando. Mi faccio male per distrarmi e vedere meglio. Il tempo mi allontana. Il sudore mi tiene aperti gli occhi. L'energia prima o poi finirà per mutare in qualcosa di futile. Mi guardo le mani. Le parole sono inversamente proporzionali alla consapevolezza. Il nucleo accoglie. Il nucleo mi pugnala e mi costringe a tagliarmi. Mi ricopre di fango e mi lecca sorridendo. Noi, a lui, siamo indifferenti. E tornati in superficie sentiamo nelle vene il solo coraggio di fissare il vuoto e riprodurci.






Fai qualcosa cristo.

venerdì 16 maggio 2008

Totale caos mentale. Più cerco calma e più mi perdo.

Indovina tutti gli ingredienti del pomodoro ripieno senza separarli. Sotteralo. E stai a vedere che succede.

martedì 13 maggio 2008

Il gatto è morto. Era uno degli esseri migliori di cui potessi fare la conoscenza. Mi manca da soffocare. Deve aver sofferto. E questo è una pugnalata. Era un essere speciale.

venerdì 9 maggio 2008

Stanca. Di tutti quelli che hanno bisogno di definirsi ostentando la propria immagine. Inutile, tanto non saremo mai stati. Parassiti insulsi, chiamate madre le stelle e vi ricoprite delle vostre stesse feci. Stanca della fottuta staticità in cui nuoto. Della memoria che fallisce. Della verità accartocciata. Sono stanca. Mi sono proprio rotta il cazzo. Non sto nemmeno a scappare tanto non cambierebbe un cazzo.
Il gatto non torna a casa. Io miagolo inutilmente. Non ho voglia di parlare. Non ho voglia di ascoltare. Vorrei solo trovare il gatto.
Cristo.
Non ho proprio motivi per sorridere oggi.

giovedì 8 maggio 2008



Luca Reffo è giovane. L'ho visto stasera.


mercoledì 7 maggio 2008

Troia.

Poi mi sveglio. Più o meno.



Stringimi madre
ho molto peccato
Ma la vita è un suicidio
l'amore un rogo
E voglio un pensiero superficiale che renda la pelle splendida
Senza un finale che faccia male
coi cuori sporchi
e le mani lavate
A salvarmi
vieni a salvarmi
salvami
Bacia il colpevole
se dice la verità
Passo le notti
nero e cristallo
a sceglier le carte
che giocherei
A maledire certe domande
che forse era meglio
non farsi mai
E voglio un pensiero superficiale che renda la pelle splendida
A salvarmi
vieni a salvarmi
salvami
Bacia il colpevole
se dice la verità
Voglio un pensiero superficiale che renda la pelle splendida
A salvarmi
vieni a salvarmi
salvami
Bacia il colpevole
se dice la verità
Piedi stanchi. Labbra secche. Mani fredde.

Fango sui pensieri.

Farfalle in bocca.

Devo vomitare.

lunedì 5 maggio 2008

Entropia.





La brutta vecchia abitudine di assaggiare il mio sangue.

domenica 4 maggio 2008

C'è chi una medusa la sa tenere tra le mani senza modi maldestri. C'è chi sfiorandola l'accende. Se si sa toccare, la medusa non ferisce. La medusa ha una grande immaginazione. Immagina scariche elettriche.

sabato 3 maggio 2008

Sono entrata in casa al buio e ho sbattuto la faccia contro lo spigolo di una porta.
La colpa è delle cose che vorrei dirti ma non posso. Delle cose che vorrei fare ma non posso. Dei sogni che anch'io devo uccidere. Del futuro che è incerto.




Sarebbe un'esplosione. Ci sono poche parole.




venerdì 2 maggio 2008

Sto male.
Mi sveglierò in un letto buio. Ti troverò dormiente al mio fianco. Scenderò a passi felpati giù dalle scale ghiacciate dalla notte. Aprirò la porta di casa e sarò pervasa dalla gioia della pioggia. Essa mi prenderà e mi porterà sulla collina. Diventeremo una cosa sola, lei ed io. Ci siederemo insieme sull'erba libera della cima. Mi purificherà completamente. E solo gli alberi sapranno quanto piangerò.
Ho fumato una sigaretta. Ho scavato il terreno coi piedi. Ho sentito il mio collo bruciare. Ho tradotto in parole impacciate. Ho soffocato la piccola scimmia. Ho preso l'autobus.

E adesso vado a dormire con la milza nel cervello.

domenica 27 aprile 2008



I n u t i l e .

Anche il sole sorge solo se conviene. L'Amore rende soli, ma è ben più doloroso se per nemici e amici non sei più pericoloso. Ti uccide ma non vuoi morire.
Cerco di trattenere il dolore.
Il tuo non ritorno, luce mia, mi lacera.
Non ho fame, proprio per niente.

giovedì 24 aprile 2008


Un lungo bagno caldo a luci quasi inesistenti e io ancora meno.

martedì 22 aprile 2008


Non ho voglia adesso di togliermi le lenti. Non ho voglia di mettermi a letto e guardare per noia programmi televisivi inutili ai miei scopi. Non ho voglia però di pensare ai miei scopi. Non so nemmeno con esattezza quali siano. In questo momento non mi piacciono per niente le fasi intermedie. Le cose sospese. Le cose che mi fanno sospirare e pensare che è meglio dormire e pensarci domani o semplicemente aspettare. Non ho voglia di aspettare. Sono stanca di queste figure intermittenti ed egoriferite che mi danno finte emozioni destinate a diluirsi nella mia immondizia mentale. Sono stanca di inseguire, aspettare, sperare, di fare parte di tutte queste futili dinamiche deleteree.


E io mi sento una mosca in un bicchiere.

Sai, i bicchieri non li sanno alzare, le mosche.

Bestemmia.

lunedì 21 aprile 2008


Percorreremo assieme le vie che portano all'essenza.

domenica 20 aprile 2008

Sono stanca.
Mi fanno male le gambe.
Fisso l'aria.
E mentre voi parassiti deridete il mio silenzio, io penso alla carne.
Quante cose inutili finiranno nella povera terra.

giovedì 17 aprile 2008

Questa notte ho sognato che vincevo 5 milioni di euro.
La prima cosa che facevo era andare a Parigi, da Chanel.
Parlavano tutti italiano.

Poi ho sognato che mi saltava un'otturazione.

Il tempo che passa ultimamente è come una fascia bianca attorno al mio seno, che stringe sempre di più, mi lascia sempre meno respiro e pensieri possibili.
Vedo le mie mani invecchiare, e il loro contenuto diminuire.
Vedo la gente attorno a me, forte delle proprie convinzioni del cazzo.
Anche io ho convinzioni, ma non sono convinta di averne.
Forse.



La luce sarà debole. Io sarò una cosa sola con le curve del divano di velluto. Tu mi fotograferai. Fuori sarà pioggia, e sarà il mio unico pensiero.

Voglio andare al castello.
Quante cose dovrei dire. Quante vodke dovrei bere. Quanti sogni dovrei uccidere.
Finirò all'inferno per ciò che la mia sporca mente sta pensando.

martedì 15 aprile 2008

Sono una stupida. Combino sempre casini. Cristo...

domenica 13 aprile 2008

Immagino che noi potremmo parlare davvero a lungo, rimanendo sempre un pochino stupiti e soddisfatti.
Ogni volta che posso, mi rannicchio in posizione fetale nella vasca da bagno, sotto l'acqua calda.
A volte guardo il cemento, o una foglia, mi concentro molto su dettagli trascurati, e piango.
Convivo abbastanza bene con alcuni tipi di dolore.
Continuo a deludermi da sola per focalizzare meno le delusioni che arrivano dall'esterno.
La superficie mi provoca attacchi d'ansia.
Per quanto riguarda la mia percezione primaria credo di essere sola.
Bau.

venerdì 11 aprile 2008


Se mi invitassi a cena, probabilmente dopo avrei bisogno di un consulto psicologico.
Potresti farti perdonare per i danni provocati, invitandomi a cena.
E a quel punto necessiterei di un altro consulto.
Alchè per farti perdonare potresti invitarmi a cena... Ma...

Brutta roba l'indifferenza.

lunedì 7 aprile 2008

Oggi ho cambiato la disposizione dei mobili in salotto.
Finalmente mi ci ritrovo.
Ma mia mamma lo ha guardato per un'ora ripetendo "non so, ci devo pensare".
E questo particolare mi infastidisce un po'.
Mi sento poco interessante. Gli altri in modo evidente mi trovano poco interessante. Mi chiedo perchè. Mi odio per questo. Vorrei sapere cosa fare.
E poi la gente si chiede perchè i giovani facciano di tutto per attirare l'attenzione.
E io mi chiedo se davvero me ne freghi qualcosa di essere interessante agli occhi degli altri.
In effetti non ha molto senso.
Tanto, prima o poi, non ci saremo mai stati. Nè io, nè loro.
I miei valori, se così si possono chiamare, mi tagliano, mi bruciano.
Io cerco cose che non trovo da tempo immemorabile.
E ogni fottuta volta che sbaglio sto di merda.
Di merda.
Già.
Non so che cazzo fare.
Ho bisogno di conoscere nuove persone che siano presenti mentalmente sulle mie stesse frequenze, almeno a livello affettivo.
Ma finisce sempre che odio il genere umano.
Comunque, i miei genitori li amo in modo esagerato.
Mi viene da piangere. Mi sento fottutamente sola.
Le parole banalizzano tutto cristo.
Sto male.
E mi sento una merda per questo perchè la moralista nascosta che c'è in me mi chiede se non sono solo una viziata del cazzo.

E' MEGLIO NON FIDARSI.

Io sono quel cazzo di frigo inutile tamponato dalle pietre per 3 ore.
E aggiungerei, cristo.

mercoledì 26 marzo 2008

Mi sta spuntando un altro dei miei lentissimi denti del giudizio.
Sta notte ho sognato che dovevo subire un intervento senza anestesia totale.
Sono un po' arrabbiata, delusa, ma non ne parlo perchè non cambia le cose e non interessa.
Ho un pezzo di popcorn tra i denti.
Oggi ho bruciato i biscotti alla cannella.

Hai ragione, forse dovrei vivere e basta, ma io sono fatta così dai 7 anni.
Analizzo tutto, lo sviscero, devo ripulirlo fino a quando le cose trovano una propria collocazione nella mia testa. E se non ci riesco, semplicemente aspetto, fissando l'aria e a volte sanguinando.
Se entro in una stanza e vedo un quadro storto, lo raddrizzo.
Eppure così facendo creo sempre più casino intorno a me e dentro di me.
E io questo casino un po' lo amo.
E' un circolo vizioso. Io non ho aspettative.
Ma non sto bene.

E' già tanto che traduca tutto questo in piccole sezioni concrete quali le parole.

giovedì 13 marzo 2008

Tu, memento mori.

AHAHAHAHAHAH.

AH.

The rose has no teeth.
The rose has teeth in the mouth of the beast.
It's obviously true, a goose has no teeth.

Ahahah.

mercoledì 12 marzo 2008

Sono le frequenze.

martedì 11 marzo 2008


Quella notte di diluvio, il vuoto mi prese per mano, mi fece alzare dal letto e mi portò nuda lontana da casa, in una campagna buia in cui tutte le distanze sembravano annullate. Non feci domande. Stavo in piedi sotto alla pioggia di spilli gelati, i miei piedi si univano al fango e all'erba secca. Come senza muovermi mi stesi a terra e iniziai a sprofondare in quel buio liquido che aveva un odore così fottutamente primordiale. Mi risvegliai nel mio letto, ricoperta di fango.

mercoledì 27 febbraio 2008

No-one ever said it would be so hard. I'm going back to the start.



L'essere umano. Succede che è ingordo. Troppo spesso si volge a quei finti bisogni che rinnegano ogni idea di evoluzione. E' tra i peggiori animali. E' affamato, corrotto. Non ha rispetto. E' uno stupido pavone.


E' uno stupido pavone. E' uno stupido pavone. E' uno stupido pavone. E' uno stupido pavone. E' uno stupido pavone. E' uno stupido pavone. E' uno stupido pavone. E' uno stupido pavone. E' uno stupido pavone. E' uno stupido pavone. E' uno stupido pavone. E' uno stupido pavone. E' uno stupido pavone. E' uno stupido pavone. E' uno stupido pavone. E' uno stupido pavone. E' uno stupido pavone. E' uno stupido pavone. E' uno stupido pavone. E' uno stupido pavone. E' uno stupido pavone. E' uno stupido pavone. E' uno stupido pavone. E' uno stupido pavone. E' uno stupido pavone. E' uno stupido pavone. E' uno stupido pavone. E' uno stupido pavone. E' uno stupido pavone.


Sto male. E non voglio aggiungere altro. E' già tanto che io generi parole.

sabato 23 febbraio 2008

Sto imparando a usare davvero tutti i sensi.


Questo momento di dolore, così strano e al contempo colore caratteristico dello sfondo di una vita, di alienazione, di distacco dai rapporti che non siano primordiali, oggi ha fatto sì che la giornata, come spesso accade, fosse di poca rilevanza. Così ho fatto la prima cosa che mi è capitata sotto mano. Ho ricomposto un collage di vecchie fotografie. Quanti momenti vivi, pienamente vivi. Sento ancora l'eco delle emozioni. Quanti ricordi bellissimi, accantonati. Ne sento l'odore, come se li portasse indietro un vento lontanissimo, stanco e saggio.

Se non ci fosse la Musica, forse la vita sarebbe davvero un errore.

sabato 16 febbraio 2008

Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie,
dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via.
Dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo,
dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai.
Ti solleverò dai dolori e dai tuoi sbalzi d'umore,
dalle ossessioni delle tue manie.
Supererò le correnti gravitazionali,
lo spazio e la luce
per non farti invecchiare.
E guarirai da tutte le malattie,
perché sei un essere speciale,
ed io, avrò cura di te.

Ti porterò soprattutto il silenzio e la pazienza.
Percorreremo assieme le vie che portano all'essenza.
I profumi d'amore inebrieranno i nostri corpi,
la bonaccia d'agosto non calmerà i nostri sensi.
Tesserò i tuoi capelli come trame di un canto.
Conosco le leggi del mondo, e te ne farò dono.
Supererò le correnti gravitazionali,
lo spazio e la luce per non farti invecchiare.
Ti salverò da ogni malinconia,
perché sei un essere speciale ed io avrò cura di te...
io sì, che avrò cura di te.

Negli ultimi giorni ogni tanto respiro primavera. I miei polmoni sono pervasi d'Assoluto, come aria marina. E per poco tendo a dimenticarmi dell'infinita stupidità umana.

Il problema è che quando Vedi davvero, poi non puoi far finta di niente.
E io non so dove siano finite le sincere speranze. So solo che è ridicolo desiderare ardentemente di vivere quando si sa che in mano si hanno solo pochi granelli di tempo.
Dovremmo cambiare tutti prospettiva. Dovremmo limitare i sogni, i desideri, le aspettative.


Il Maestro: "...la Legge delle tre forze (l'attiva-la passiva-la neutralizzante). (...)
Secondo questa teoria, risalente all'antico esoterismo egiziano (ca. 5.000 anni fa?), tutto è governato da queste tre forze. E', insomma, come l'unione tra yin e yang (femminile e maschile) visto da un cosciente; come se, permettetemi il gioco, un atarassico osservasse due che fanno l'amore."

La neutralizzante, spettatore silenzioso che osserva equidistante e imparziale due forze contrastanti.




Io non credo in dio. Rare volte fumo. Mi perdo nel vuoto restando ferma.

venerdì 8 febbraio 2008



Ho quasi sempre creduto di essere brava a staccarmi dagli eventi passati. Non è vero. Le cose che non risolvo nella mia testa tornano a galla in continuazione come dei pesci morti. E io li guardo in silenzio.

domenica 3 febbraio 2008

Tutto è fatto di plastilina colorata.
Alcune cose sono fatte di plastilina fluorescente.
Io non vedo i colori per il momento.

Sono in piedi sull'orlo del precipizio.

La mia testa si inclina lentamente a sinistra e poi a destra senza fermarsi, mentre guardo l'inverno.

Ecco cosa faccio, io. Guardo l'inverno. Di continuo.

domenica 27 gennaio 2008

Parlo da sola e non so se mi piace.
Danni fisici. Psicologici. Collera e paura. Stress.
Sindrome da traffico. Ansia. Stati emotivi.
Primordiali malesseri. Pericoli imminenti
e ignoti disturbi sul sesso.

sabato 26 gennaio 2008

Il sonno mi porta ricordi amari di eventi mai avvenuti. E io mi crogiolo nel mio nido di polvere ripensando al mio reale passato. Agli incidenti. Continuo a bruciare.

E n e s s u n o s i m e t t e l e m i e s c a r p e.

Continuo a bruciare.

sabato 19 gennaio 2008

Berlino, sono divisa come lo eri tu.
Berlino, quando io sono nata hanno buttato giù il tuo muro.
Berlino, ho tantissime cose che luccicano, scintillano, ho tante feste, tanti volti.
Berlino, ho tante case distrutte, tanto lavoro da fare, tanto tanto silenzio.
Specialmente quando sono io a parlare.

Berlino, sto arrivando, aiutami.



Il mio nemico sono io.

giovedì 17 gennaio 2008

Cosa posso fare per vincere l'insonnia? Fisso il soffitto per ore saltando da un pensiero all'altro senza alcun percorso logico. Mi perdo nella mia testa e quasi i miei occhi bambini a braccia conserte si rifiutano di chiudersi. Sto a pezzi.

mercoledì 9 gennaio 2008

Mi fai ridere da morire, mi fai ridere da morire!! Ahahahahahah!!!!

Voglio vedere i tuoi pensieri che si corrodono in una melma maleodorante.

Dovresti odiarti sul serio.

Sei il sassolino nella mia scarpa. Io mi odio un po'.

Chiedo perdono per la franchezza, vado subito a lavarmi la bocca col sapone.

sabato 5 gennaio 2008


La trappola della presunta universalità dei nostri pensieri.

A volte vorrei schiaffeggiarti senza sosta per giorni e giorni... Mi scaricherebbe. Sto diventando un'isterica. Non l'avrei mai pensato.

Voi, tu, siete come macchie di cera su un maglione di lana. Dovrei dare fuoco alla mia mente.

Sono un calice da vino in un' elefanteria. Cazzo.

mercoledì 2 gennaio 2008



No, adesso non ricomincerà tutto da capo.
Io, adesso, risiedo in un altro luogo. Mangio cibi sani. Corro la mattina. Sparo agli elefanti assassini e rimango li a succhiare i loro ultimi pensieri.

Io riderò tantissimo. E riderò fino alla fine.

Ahahahahah. Ahahahahahahahah.