sabato 23 febbraio 2008

Sto imparando a usare davvero tutti i sensi.


Questo momento di dolore, così strano e al contempo colore caratteristico dello sfondo di una vita, di alienazione, di distacco dai rapporti che non siano primordiali, oggi ha fatto sì che la giornata, come spesso accade, fosse di poca rilevanza. Così ho fatto la prima cosa che mi è capitata sotto mano. Ho ricomposto un collage di vecchie fotografie. Quanti momenti vivi, pienamente vivi. Sento ancora l'eco delle emozioni. Quanti ricordi bellissimi, accantonati. Ne sento l'odore, come se li portasse indietro un vento lontanissimo, stanco e saggio.

Se non ci fosse la Musica, forse la vita sarebbe davvero un errore.

1 commento:

Voxdei ha detto...

Custodisci il nome di ogni cicatrice, gelosamente...ognuna di loro altro non è che frammento di anime destinato a far parte di te...